martedì 17 febbraio 2009

PIERLUIGI COLLINA

«Se il pallone sbatte prima su una parte del corpo e poi su una mano anche platealmente, ciò fa sì che l'arbitro debba considerarlo involontario. Se invece c'è un distacco tra il controllo di petto e poi di mano, in questo caso l'intervento va sanzionato. Insomma, la spiegazione è chiara. Portandola sul caso di Adriano ci sono da aggiungere un paio di elementi. Primo: anche rivedendo le immagini al replay è difficile dire con certezza se il brasiliano usi il braccio volontariamente (e se questo sarà anche il giudizio del giudice Tosel, il nerazzurro non potrà essere squalificato con la prova tv). Secondo: il movimento testa-mano è unico e non separato. In altre parole c'è continuità nell'azione (il tutto avviene in pochi centesimi di secondo) tanto che in campo nessuno, tranne Abbiati, protesta per il successivo tocco col braccio. Diversa è la questione di un braccio diretto, senza carambola. Come quello di Seedorf punito da Pierpaoli contro la Reggina. In questi casi entra in gioco la valutazione dell'arbitro: se giudica il tocco volontario deve fermare il gioco, altrimenti l'azione è valida anche se il mani diventa decisivo per realizzare un gol o salvarlo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma smettetela se finiva 4 a 1 non c'era niente da dire
ci siamo mangiati pure le linee del campo, maldini e kalazze imbarazzanti, come pure adriano e stankovic. se al loro posto c'erano currò e lo smeo finiva minimo 4 a 1 e tutti a casa.
STRAPOTERE INTER

Giorgio ha detto...

si ma è sempre difficile, io l'avrei annullato e credo anche Rosetti se l'avesse visto...ma in diretta a velocità normale se nè accorto solo Abbiati. Il tocco è chiaramente involontario è molto differente dai casi Seedorf in Milan-Reggina e di Vergassola in Samp-Siena. In poche parole i tifosi delle altre squadre sopratutto milanisti e juventini non possono paragonare questo gol con quelli di Gilardino a Palermo o Maradona contro l'Inghilterra!